L’evacuazione del campo

Il crematorio – foto del dopoguerra presa da Hilda Lepetit

Fino alla fine le SS hanno tentato di impedire, con ogni mezzo, la liberazione di detenuti superstiti dei campi di concentramento dalle Forze Alleate. L’avanzata dell’armata sovietica ha indotto Himmler a impartire l’ordine di evacuare tutti i campi all’avvicinamento delle truppe nemiche e di trasferire i detenuti in campi di concentramento situati più a ovest. Decine di migliaia di detenuti hanno perduto la vita durante le marce di evacuazione o nei treni di trasporto che non sono arrivati alla loro destinazione per giorni o nei campi di accoglienza sovraffollati.

Dalla fine di marzo 1945 hanno cominciato a preparare l’evacuazione del campo di concentramento anche a Melk. I progetti per assassinare i detenuti all’interno del sistema delle gallerie “Quarz”, facendole saltare, non sono stati realizzati. Tra l’11 e il 15 aprile i 7.401 uomini ancora detenuti nel campo sono stati mandati al campo principale di Mauthausen e al sottocampo di Ebensee. Nel campo di Melk almeno 30 detenuti gravemente ammalati non trasportabili sono stati assassinati dalle SS e dai kapo poco prima della liquidazione del campo. Almeno 36 altri detenuti hanno perduto la vita durante i trasporti d’evacuazione. Con la liberazione dei campi di Ebensee e di Mauthausen il 5 e il 6 maggio, anche i superstiti del campo di concentramento di Melk sono stati liberati.

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